sabato 17 ottobre 2015

Crescere un bambino bilingue: è possibile?


  
“Parla sia italiano che inglese? Questo non lo confonde terribilmente?” E' meglio abituarsi da subito a questo genere di domande. Ve lo chiederà il barista sotto casa, vostra suocera, i vicini di casa e anche gli sconosciuti per la strada.
Essere innovativi solleva sempre un po’ di polverone, ma il modo migliore per avere a che fare con i consigli non desiderati è conoscere i fatti direttamente.

Christina Bosemark, fondatrice della Multilingual Children’s Association, co-fondatrice della Scuola di immersione Scandinava a San Francisco, ci racconta i miti più persistenti su cui si è scontrata crescendo due figlie che oggi sono perfettamente trilingui.

“Tuo figlio si confonderà imparando più di una lingua.”

Dormite tranquilli, perché il piccolo cervello del vostro bambino ha un numero più che sufficiente di neuroni accesi per far fronte a due lingue (o anche di più), senza esaurirsi. Al contrario, innumerevoli studi dimostrano in realtà significativi vantaggi nell’essere multilingue. E che dire dell’esperienza di milioni di famiglie del mondo dove il multilinguismo è la norma, non l’eccezione?   Guardate il Canada, il Belgio, la Svizzera e la Finlandia, solo per citarne alcuni.

“Potrei capire due lingue, forse, ma di più è troppo”

Considerando quanto i neonati debbano imparare nei loro primi anni di vita, un’altra lingua davvero non aggiunge granché al carico. Finché il bambino riceve regolari interazioni nella seconda (o terza) lingua, non ci saranno problemi. C’è una ragione: un bambino di due anni ha il 50% di sinapsi in più rispetto a un adulto! E poi, anche se vostro figlio alla fine non parlerà tutte le lingue, non sottovalutate il potere di una lingua passiva, cioè la capacità di capire una lingua senza ancora parlarla. Quando già capisci una lingua è mille volte più semplice impararla più tardi a scuola o da adulto, rispetto a qualcuno che non l’ha mai ascoltata prima. Quindi, anche arrivare “solo” a capire un’altra lingua non è di certo fatica sprecata.

“Il tuo bambino mischierà tutte queste lingue”

E’ vero che qualche mescolanza si verificherà, ma sarà innocua e temporanea.   Quanti bambini monolingua aggiustano automaticamente gli errori? Ad esempio, i bambini a volte dicono cose come “Me voglio”, quando intendono dire “Io voglio”. Quanti di loro dicono ancora “Me voglio” a cinque anni? I bambini multilingue imparano l’uso corretto nello stesso modo degli altri bambini. Se evitate di mescolare le lingue nelle vostre stesse conversazioni, sarà molto più semplice per vostro figlio separare i due linguaggi.

“Perché dovresti occupartene proprio tu? Potrà sempre imparare più tardi, con altri esperti.”

Per tutti quelli che pensano che è un enorme peso intellettuale per il vostro bambino crescere con più lingue, ci saranno quelli che vi diranno quanto è facile.  “Ti basta andare a un gruppo di gioco spagnolo una volta alla settimana, non c’è bisogno di sforzarsi a parlare spagnolo in casa.” Molto poco realistico. Gli studi indicano che i bambini hanno bisogno di essere esposti alla seconda lingua quotidianamente per poterla comprendere. Per diventare bilingui attivi il tempo necessario ottimale di è circa un terzo delle loro ore di veglia.

Imparare una seconda lingua è semplice per i bambini, ma all’inizio avranno bisogno di sentire una parola mille volte prima che si fissi nella memoria (a meno che non sia una parolaccia, miracolosamente quelle si ricordano dopo averle sentite una volta sola…).

Infine, se il vostro interlocutore insiste, potete sempre chiedere se ritiene che l’intelligenza di Einstein abbia sofferto a svilupparsi con il tedesco e l’italiano insieme. E non cominciò a parlare fino all’età di tre anni ma, evidentemente, pare che abbia recuperato il tempo perduto!




Nessun commento:

Posta un commento